Scarpe variopinte per dare colore ad un periodo nero. Il fenomeno Lidl specchio della società ai tempi del Covid.

Bene o male purché se ne parli.

E più la forbice tende a sbilanciarsi sul negativo, più aumentano i watt della cassa di risonanza. Che, oltretutto, in un contesto come quello italiano trova terreno più fertile che mai. Nasce così l’operazione Lidl, un fenomeno che strappa sorrisi e si trasforma in un’autentica genialata.

Ebbene sì, l’area marketing del discount leader nel nostro paese va immediatamente insignita di un premio Oscar. Perché questa è un’invenzione in grado di far impallidire anche il mondo hollywoodiano.

Scarpe a quel prezzo, non certo di qualità eccelsa. Al contrario della pensata. Numero limitato in commercio, corsa ad accaparrarsene almeno un modello per urlare al mondo: “Io ce l’ho e adesso ho pure il coraggio di esibirlo”. Se alle spalle non ci fosse una spettacolare strategia, le suddette sarebbero finite irreversibilmente nell’anonimato.

E invece cosa si innesca? Una competizione? Una ricerca spasmodica di avere un quid rispetto alla massa? Esasperando, di questo passo, si rischierebbe un sentiero verso lo status symbol?

Tutte domande alle quali diviene quantomeno enigmatico dare una risposta. Intanto la migliore è nei numeri, o meglio nel tam tam mediatico con social scatenati a colpi di meme.

Signori miei, fate pure e deridete se volete. Il vero colpo lo ha fatto la Lidl. Facendo leva sui colori del suo marchio: il giallo, il rosso e il blu.

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